Presenza Mariana

IL CARMELO È TUTTO MARIANO

Maria e il Carmelo sono un’unica cosa, si appartengono vicendevolmente. Per molti secoli l’Ordine Carmelitano è stato benedetto da una ricca tradizione mariana. Il carisma mariano dell’Ordine Carmelitano è strettamente in relazione alla storia e al progredire del nostro stesso Ordine.


Gli eremiti che si stabilirono sul monte Carmelo, vivevano una vita si silenzio e di preghiera, rivivendo la vita di Elia profeta, di cui quei luoghi spiravano forte memoria. Secondo il racconto di un pellegrino francese, scritto verso il 1231, sappiamo che i Carmelitani vivevano la Regola data da Sant’Alberto Patriarca di Gerusalemme in un periodo tra il 1206 e il 1214. Il pellegrino sottolinea un particolare importantissimo nella storia dell’Ordine e nella sua identità carismatica:
“Sulla costiera di quella medesima montagna (Monte Carmelo) c’è un luogo molto bello e delizioso, dove sorge una piccola chiesa della Madonna”.
L’oratorio, che nella nostra Regola è situato al centro delle celle, luogo ove si  celebra l’Eucaristia e si cantano le lodi a Dio, era dedicato alla beata Vergine Maria.

A quel tempo gli eremiti del Carmelo erano conosciuti come “i Fratelli della Madonna del Carmelo”. Il fatto di dedicare la loro prima chiesa a Maria significava, nella concezione feudale del tempo, non solo mettersi al servizio della chiesa stessa, ma anche porsi completamente a disposizione di Maria con una consacrazione personale ratificata con giuramento. Nel corso della storia dell’Ordine la Madonna ha dato chiari segni della sua presenza, della sua protezione ed amore verso il Carmelo, quale sua stretta proprietà. I primi carmelitani scelsero dunque la Madonna quale Patrona della loro Ordine, della loro vita e tale titolo non si limita solo ad indicare la protezione di Maria sull’Ordine Carmelitano e la dedicazione di esso alla Beata Vergine, Madre e Patrona, ma significa pure somiglianza evangelica.

Resti della prima cappella dedicata a Maria sul  Monte Carmelo

 

Al Carmelo tutta la vita mariana non si basa su esercizi di pietà, anche se questi sono presenti, ma su una costante di vita e pensiero rivolto alla Madre di Dio, di modo che tutto ciò che una persona o una Comunità è, appartiene a Maria. Nel Carmelo Maria è presente come      
- Madre      
- Patrona      
- Sorella

madonnaSecondo un antico titolo mariano, Maria viene chiamata anche la Domina Loci, cioè la Signora del luogo. Come tale Maria Vergine cura la protezione e la vita dei carmelitani e, come sottolineava il Baconthorp, questi “con le loro gesta onoravano la Signora del luogo”.

madonnaSin dalle origini il Carmelo è stato sentito e visto dai carmelitani quale proprietà di Maria: “Allo scopo di dare continuità alla venerazione verso la Beata Maria nel suo Carmelo, ha avuto origine la Religione (=Ordine) del Carmelo…pertanto i carmelitani traggono la propria origine dalla venerazione alla Beata Maria e noi dobbiamo credere nei padri antichi dell’Ordine e a quanto essi hanno detto riguardo all’origine del loro Ordine al tempo dei Profeti.”

“Illuminati dalla Spirito Santo, i profeti auspicano in coro che, dopo Elia ed Eliseo, la beata Vergine Maria sia ininterrottamente venerata dai Carmelitani sul monte Carmelo, sua proprietà” (G. Banconthorp)

Maria e il Carmelo

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Dagli scritti di Giovanni Baconthorp

madonna

Attraverso l’Ordine Carmelitano viene lodata stupendamente la Sposa, cioè Maria. Maria è paragonata al Monte Carmelo. Essa stessa è infatti un monte sul quale Dio ha voluto abitare (Sal 67,17). Attraverso questo monte viene fatto dono della vita e della gloria ad ogni carne e ad ogni essere razionale.
Maria viene paragonata al Carmelo per l’eccellenza della vita contemplativa. Quel monte infatti profuma quasi  come un paradiso per le diverse specie di frutti e fiori e per questo è un luogo che solleva ad un’alta contemplazione. Là si trovano diverse cellette nelle quali viveva in modo santo Elia profeta per dedicarsi frequentemente alla contemplazione.
Maria è paragonata a questo monte per il soave profumo che manda il Carmelo. Essa stessa infatti proclama ”Ho emanato un soave profumo” (Eccli. 24,23). Maria ha sparso veramente un buon profumo come mirra scelta o come puro balsamo.

Si sa che il monte Carmelo è esentato da quella maledizione del Signore in cui si dice all’uomo: “La terra ti darà spine e cardi e non darà più i suoi prodotti” (Gen 3,18; 4,12). Esso è pieno di fiori e di ogni delizia così che Maria stessa gli è paragonata quasi nuovo paradiso, priva com’era di spini e di cardi. Maria restò bella: i suoi fiori sono frutto di gloria e di onestà.

panoramaMaria è paragonata al Carmelo anche per la superiorità del luogo, perché come il Carmelo è più importante degli altri monti, così Maria supera ogni essere umano per la virtù e si eleva come un monte dalla sua base più vicina di tutti a Dio.

I Carmelitani scelsero di consacrarsi alla beata Maria, conducendo una vita contemplativa sul monte Carmelo; vissero la vita religiosa a imitazione del profeta Elia.
Fu giusto che in questo monte Carmelo Maria si sia scelta dei devoti familiari, i Carmelitani, dediti alla pace e al silenzio, che come un gregge tutto suo, conforta con la dolcezza di una vita devota.

I Carmelitani possono dire di Maria “O più bella tra le donne, esci e segui le tracce del  tuo gregge e pascola i tuoi capretti” (Cant 1,7). E Maria, di coloro che vivono sul monte Carmelo, può benissimo dire: “Il mio popolo avrà una dimora stabile perché la contemplazione rende frema, sicura la vita; starà nella bellezza della pace a causa della soavità del luogo, cioè il Carmelo".

Sul monte Carmelo sgorga abbondante una fresca sorgente chiamata Fonte d’Elia. Maria figura del monte Carmelo, ha effusa anch’ella sul genere umano  l’acqua della grazia e della salvezza, come predisse anche il profeta Gioele: “Una fonte uscirà dalla casa del Signore”.
PanoramaMaria è la casa di Dio e la porta del Cielo (Gen 28,17) la quale a tutti coloro che sono nella disperazione, grida: “Chi ha sete venga a me e beva” (Gv 7,37) perché in Maria si trova ogni grazia della via e della verità e in lei risiede ogni speranza.

Ma il giardino speciale di Maria, il Carmelo, è un giardino chiuso da un muro attraverso l’osservanza dell’obbedienza; è una sorgente d’acqua a causa di una strettissima castità; è una sorgente sigillata attraverso la rinuncia delle cose temporali.
Questa fonte del Carmelo è Maria, dal cui grembo fluiscono acque vive e da questa fonte esce per tutti la misericordia. Come l’acqua dalla sorgente del monte Carmelo scende alle sue pendici, per la cui umidità si vedono germogliare i fiori, così i carmelitani della beata Maria del monte Carmelo portano l’acqua di questa sorgente alle pendici del monte, vale a dire predicano dovunque la misericordia divina a lode di Dio e della Vergine Maria.

 

 

La grande promessa della Madonna a  San Simone Stock

PietàLo Scapolare della Madonna del Carmelo è strettamente legato alla figura di san Simone Stock. Il suo nome appare per la prima volta in una lista di Priori generali del Carmelo, mentre nei Santorali compare quale quinto o sesto Priore Generale.

Il racconto più antico della visione dello Scapolare si trova nel Sanctorale di Bruxelles del sec. XIV e rappresenta il documento più antico delle varie versioni dell’apparizione della Vergine del Carmelo a san Simone Stock.    

Così si narra: “San Simone, inglese, uomo di gran santità e devozione, nelle sue preghiere supplicava continuamente la Vergine di favorire il suo Ordine (carmelitano) con qualche singolare privilegio. La Vergine gli apparve tenendo in mano lo Scapolare dicendo: Questo è il privilegio per te e per i tuoi; chi morirà portandolo sarà salvo”.

 

 

 

 

 

Il privilegio Sabatino

SabatinoIl Carmelo possiede anche un altro documento in cui viene attestata l’apparizione della Madonna del Carmelo ed al Pontefice Giovanni XXII verso il 1300: è la cossidetta  Seconda Promessa della Madonna o Privilegio sabatino da non confondersi con la grande promessa della Madonna fatta a san Simone Stock.

E’ il Privilegio che Maria offre di entrare in Paradiso: questo grande Privilegio, dona la possibilità di entrare in Paradiso, il primo sabato dopo la morte. Ciò vuol dire che, coloro che otterranno questo privilegio, staranno in Purgatorio (massimo una settimana) e se avranno la fortuna di morire di sabato, la Madonna li porterà subito in Paradiso. La condizione è legata appunto allo Scapolare: indossare lo Scapolare, vivere quale figlio/a di Maria con piccoli impegni di vita cristiana, è la speranza di Vita eterna.      

Così troviamo scritto e tramandato dalla nostra Tradizione Carmelitana: “Coloro  che passeranno da questa vita presente nel Purgatorio, io Madre Gloriosa discenderò ivi di sabato dopo la loro morte, e quanti di loro ne troverò nel Purgatorio, li libererò e li condurrò sul monte di Vita Eterna”.

ImmaginiLo Scapolare del Carmelo è il simbolo della devozione mariane del Carmelo. E’ il segno della protezione materna della Vergine Maria la quale è amata e venerata da tutti i carmelitani quale Madre, Patrona e Sorella.      

Maria guida e difende con amore i suoi figli e li guida verso Dio; a sua volta i Carmelitani corrispondono a tale amore materno affidandosi a Lei e appartenendo a tale Madre amabile in maniera semplice e filiale.

 

 

 

Un devoto Figlio della Madonna del Carmelo

San Giovanni Paolo II (Karol Woytila)
"PURE IO, FIN DALLA MIA GIOVINEZZA PORTO AL COLLO LO SCAPOLARE DEL CARMELO"

Woytila

 

“Parlando delle origini della mia vocazione sacerdotale, non posso dimentiWoytilacare il filo mariano. C'era sulla collina del mio paese d'origine un monastero Carmelitano, la cui fondazione risaliva ai tempi di San Raffaele Kalinovvski. Gli abitanti di Wadowice lo frequentavano in gran numero, e ciò non mancava di riflettersi in una diffusa devozione per lo Scapolare della Madonna dei Carmine. Anch'io lo ricevetti, credo all'età di dieci anni, e lo porto tuttora.  (Giovanni Paolo II dal libro “Dono e Mistero”).

 

Anch'io porto sul mio cuore, da tanto tempo, lo Scapolare del Carmine! Per l'amore che nutro verso la comune Madre celeste, la cui protezione sperimento continuamente, auguro che  quest’anno mariano aiuti tutti i religiosi del Carmelo e i pii fedeli che la venerano finalmente, a crescere nel suo amore e a irradiare nel mondo la presenza di questa Donna dei silenzio e della preghiera, invocata come Madre della misericordia, Madre della speranza e della  grazia.      

Con questi auspici imparto volentieri la Benedizione Apostolica a tutti i frati, le monache, le suore, i laici e le laiche della Famiglia Carmelitana, che tanto operano per diffondere tra il popolo di Dio la vera devozione a Maria, Stella dei mare e Fiore del Carmelo!"      

(MESSAGGIO ALL'ORDINE DEL CARMELO, dal Vaticano, 25 marzo 2001)