Vita di preghiera

La conoscenza e l’assimilazione della Parola di Dio, nostro alimento continuo per giungere alla sublime conoscenza di Cristo, esige un atteggiamento religioso personale di apertura, basato su

  1. Silenzio interiore
  2. La preghiera
  3. La meditazione
  4. Lo studio
  5. Il Magistero della Chiesa

 

1. Silenzio interiore

E Maria meditava tutto, nel silenzio del suo Cuore… (dal Vangelo).

“Il profeta afferma: il silenzio favorisce la giustizia, ancora: nel silenzio e nella speranza sta la vostra forza… Guardarsi con cura dalle troppe parole. Infatti, come sta scritto – e anche l’esperienza lo insegna, nel molto parlare non manca la colpa” (Regola del Carmelo, cap. 16). 

Come Cristo visse nascosto Nazareth e fu condotto dallo Spirito nel deserto, noi Carmelitane siamo chiamate a vivere in solitudine e in silenzio per avere una più profonda esperienza di Dio, attente alla Sua Presenza e aperte al Suo Amore gratuito (Costituzioni).

 

2. La Preghiera

"Tutto quello che chiederete con fede nella preghiera lo otterrete" (Matteo 21,22)

Nella sua radice più profonda, cos’è la preghiera?

"La preghiera cristiana è innanzitutto ascolto. Dio ci parla: questo è lo straordinario della nostra fede. Per farsi conoscere Dio ha scelto liberamente di rivelarsi a noi, di alzare il velo su di sé dandoci del tu. Questo mi sembra il nucleo della preghiera cristiana, ben espresso dalla preghiera fatta dal giovane re Salomone che, in risposta all’invito rivoltogli da Dio di chiedergli qualunque cosa, dice: “Donami, Signore, un cuore capace di ascolto” (1Re 3,9). Noi uomini abbiamo bisogno essenzialmente di questo, per conoscere la volontà di Dio e ad essa ispirare la nostra vita, per accogliere l’amore di Dio e rispondergli amando lui e i nostri fratelli, gli uomini tutti.” (E. Bianchi). 

 

Nella preghiera
siamo sotto la luce di Dio,
nello sguardo del Padre
che rinnova la nostra giovinezza.

Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.

Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tutti i suoi benefici.

Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue infermità,
salva dalla fossa la tua vita,
ti circonda di bontà e misericordia,
sazia di beni la tua vecchiaia,
rinnova come aquila la tua giovinezza (Sl 103)

   

 

 

 

 

La preghiera alimenta e sostiene l'anima

"Pregate sempre, senza stancarvi mai" (Luca 18,1)

E quando abbiamo Dio nel cuore, abbiamo i doni dello Spirito: la gioia, la pace, la benevolenza, la bontà: abbiamo l’Amore.
Se abbiamo l’Amore di Dio, chi ci separerà da Lui? Noi abbiamo creduto
all’Amore che Dio ha per noi.

Il frutto della vera preghiera è l’Amore di Dio. Incontrarsi con l’Amore di Dio è incontrarsi con Dio stesso.

"...Pregate incessantemente..." (Ts 5,16)

 

 

La preghiera, secondo la sua vera denotazione, è dialogo dell'uomo con Dio, unione mistica; secondo gli effetti che la connotano, è detta sostegno del mondo e riconciliazione con Dio, madre o figlia delle lacrime e propiziazione per i peccati, difesa dalle tentazioni e baluardo contro le tribolazioni, vittoria nelle lotte e impegno da angeli, alimento degli esseri incorporei e gioia nell'attesa, attività che non avrà mai fine e sorgente delle virtù, prosseneta di carismi e progresso spirituale, nutrimento dell'anima e luce della mente, scure che recide la disperazione e dimostratrice della speranza, dissolutrice della tristezza e tesoro dei monaci, pregio degli esicasti e diminuzione dell'ira, specchio di progresso e rivelazione del giusto mezzo, indicatrice delle condizioni in cui ci troviamo e preannunciatrice di quelle future o segnalatrice della gloria vera. La preghiera, per chi la fa veramente, è il luogo del giudizio del Signore, il trono su cui Egli siede per invitarci al discernimento prima che venga il momento del giudizio definitivo. Alziamoci quindi per ascoltare il verdetto di questa santa regina delle virtù che proclama a voce alta e chiara: «Venite a me, voi tutti affaticati e stanchi, e io vi ristorerò; prendete sulle vostre spalle il mio giogo e troverete la pace delle vostre anime, la guarigione delle vostre ferite; perché il mio giogo è d'aiuto a chi lo porta, atto a guarire piaghe di gravi cadute».

Da “La scala del Paradiso” di S. Giovanni Clìmaco.

 

3. La Meditazione

Candela

Lampada per i miei passi è la Tua Parola, luce sul mio cammino” (Sal 119,105).

La spada dello Spirito, cioè la Parola di Dio, dimori in tutta la sua ricchezza sulla vostra bocca e nel vostro cuore. E tutto quello che dovete fare, fatelo nella Parola del Signore” (Regola del Carmelo cap. 14).

La Sacra Scrittura dovrà essere nostro alimento continuo perché possiamo giungere, mediante la Lectio Divina, alla sublime conoscenza di Cristo, poiché “ignorare le Scritture equivale ad ignorare Cristo”…oltre alla conversazione continua ed interna con Dio alla quale ci daremo secondo l’ispirazione dello Spirito Santo, ci dedicheremo all’esercizio della meditazione” (dalle nostre Costituzioni).

L’orazione, l’incontro con il Signore, con il quale si intesse una relazione di profonda amicizia, rappresenta per la Carmelitana il punto centrale della sua vocazione, l’indispensabile appiglio che la sostiene, il tempo pieno della fede, il momento culminante della propria giornata, in cui si “sta” con Dio in un dialogo amoroso, dispensatore di speranza, di fortezza, di fiducia, di pienezza che riveste di un senso nuovo gli accadimenti della vita.

 

4. Lo Studio della Parola…

libro

Affinché la Parola di Dio entri nelle dinamiche esistenziali, relazionali, sociali ed affettive della nostra vita, sia a livello personale come in quello di Comunità, è necessario non solo leggere tale Parola ma anche approfondirla, conoscerla aiutandosi con tutto quel materiale che la Chiesa ci offre.

Approfondire la Parola di Dio fa entrare il pensiero di Dio dentro la persona, promuove la condivisione fraterna e crea legami profondi e stabili in coloro che la studiano.

 

5 …alla luce del Magistero della Chiesa

E’ il  cuore di ognuno di voi  il vero campo della fede. Ed è nella vostra vita  che Gesù chiede di entrare con la sua Parola, con la sua presenza. lasciate che  Cristo e la sua Parola entrino nella vostra vita, possano germogliare e  crescere” (Papa Francesco ai giovani, GMG 2013).  

 

 

 

papaDovremmo sentire nelle Scritture il pensiero di Cristo, imparare a pensare con Cristo, a pensare il pensiero di Cristo e così avere i sentimenti di Cristo, essere capaci di dare agli altri il pensiero di Cristo, i sentimenti di Cristo” (Papa Benedetto XVI).

 

Orari di preghiera

Feriale 
 6:10 Lodi mattutine
 6:45 S. Messa
 7:15 Meditazione
 8:15 Ufficio Lett. e Ora di Terza
 12:00 Angelus ed Ora di Sesta
 15:00 Ora di Nona
 17:30 Vespri
 18:00 S. Rosario
 18:30 Meditazione
 21:00 Compieta

 

Festivo 
 6:30 Lodi mattutine e Ufficio Lett.
 8:00 S. Messa
 9:00 Ora di Terza
 12:00 Ora di Sesta e Nona
 17:30 Vespri
 18:00 S. Rosario
 18:30 Meditazione
 21:00 Compieta