Professione solenne di Suor Maria Simona dello Spirito Santo

VEGLIA  DI  PREGHIERA

Venerdì 9 maggio alle ore 21,30 presso la nostra Cappellina ‘Santa Maria del Carmine ha avuto luogo un Veglia di preghiera presieduta dal nostro Arcivescovo Mons. Francesco Giovanni Brugnaro, coadiuvato da don Marco Gentilucci e  animata dalla pastorale vocazionale e giovanile. Un  momento di grazia, di preghiera e di silenzio nell’ascolto della Parola  commentataci dall’Arcivescovo. Le sue parole, prese spunto dal brano biblico  dell’Annunciazione, puntavano sul tema della gioia dello Spirito che ogni  credente (quanto più di particolare consacrazione a Dio), dovrebbe manifestare  nel suo quotidiano vivere, testimonianza credibile per il mondo contemporaneo.  Una gioia che non è frutto di sensibilità o di emotività e neppure il connotato  di naturale esuberanza caratteriale o desiderio di piacere, ma dono dello  Spirito Santo. Quella gioia che solo lo Spirito di Dio può donare e diagnostica  ciò che abita nel cuore e nella vita del credente, gioia che dona senso e  direzione evangelica al nostro cammino della vita, compagna fedele portatrice  della benedizione dell’Altissimo. Le parole dell’Arcivescovo, cariche di  dinamicità carismatica, proprie dell’apostolo, si sono elevate in preghiera alle note  del canto dei giovani presenti: La vera  gioia nasce dalla pace, la vera gioia non consuma il cuore…la vera gioia  costruisce il mondo…Anche la testimonianza di Sr Maria Simona ai presenti si  è collegata a quella gioia di gratitudine verso il Signore che l’ha chiamata al  Carmelo e le ha fatto realizzare il sogno della sua vita: consacrarsi a Dio  nella vita contemplativa monastica.

PROFESSIONE SOLENNE

11  maggio 2014: nella Basilica di san San Venanzio in Camerino (MC)  Sr Maria Simona ha emesso la Professione Solenne.  La devota processione che accompagnava la  candidata all’altare, al canto melodioso del mistico inno del Carmelo, “fiore del Carmelo Vite in fiore…Madre  dolcissima sii propizia ai carmelitani, Stella del mare!” ha dato inizio  alla cerimonia di Professione. La S. Messa con i vari gesti inseriti proprio nel  sacro Rito di Professione hanno attratto l’attenzione dei presenti, spiegati poi  dalle parole del nostro Arcivescovo Mons. Francesco Giovanni Brugnaro che  presiedeva la cerimonia pubblica: “Le  piccole esperienze materiali non sono fini a sé stesse ma ci rivelano, ci  mettono in comunione con quel mistero che è oltre ogni limite, in quella libertà  perfetta che è costituita nel restituire al Signore la nostra esistenza: questo  si aspetta il Signore dalla persona consacrata, secondo i voti e la Tradizione  della Chiesa. Il vivere giorno dopo giorno non sia la morte a strapparci la  vita, ma siamo noi a consegnarci in una libertà carica di amore, un amore che ci  rende possibile restituire al Signore quanto il Signore stesso ci dona”. La  presenza dei sacerdoti concelebranti ci hanno fatto respirare il senso della  Comunione ecclesiale che fa capo all’Arcivescovo e che lui stesso ha espresso  ciò in maniera chiara e distinta: “Il  Pastore bello e buono, cioè quello che viene dall’Alto, cammina davanti perché bisogna imparare a  seguirlo. Il desiderio umano è quello di costruire da sé stessi il proprio  cammino umano, temendo che se qualcuno ci precede, ci prepara il cammino, limiti  il nostro esistere e la nostra libertà. Il Vangelo invece ci dice che il Pastore  precede”. Con la Professione  Solenne Sr Maria Simona fa parte del Capitolo della Comunità e questa realtà è  stata espressa nella cerimonia mediante un gesto simbolico altamente commovente:  al momento del gesto della pace, la consorella si è diretta verso la sua  famiglia abbracciando poi lungamente la sua cara mamma Rosa. E’ risalita  successivamente nel presbiterio per riunirsi alla Comunità del Carmelo, segno  dell’appartenenza totale alla nuova famiglia religiosa. Come Maria, la Madre di  Gesù anche Sr Maria Simona ha scelto di vivere nella nuova maniera inaugurata da  Colei che “lo Spirito, animandola prima,  rendendola perfetta, l’ha resa disponibile a rispondere a quella partecipazione  misteriosa ma essenziale per la salvezza: Avvenga di me secondo la tua  Parola”.