Santa Teresa d'Avila 1515-2015


Veglia di Preghiera

FESTA DI SANTA TERESA DI GESÙ –

V CENTENARIO DELLA NASCITA (1515-2015)

Guida:  Siamo qui riuniti per ringraziare il Signore per il dono della vita e della santità di Santa Teresa di Gesù. Da lei vogliamo imparare ad essere quel riflesso dell’amore di Dio che testimonia anche agli uomini d’oggi la carità e la verità del Vangelo. Ci lasciamo condurre dagli scritti di S. Teresa di Gesù, tratti dalla sua opera “Il Castello interiore".

Canto: Popoli tutti (n.25)

P. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

T. Amen.

P. Grazia a voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo.

T. Che ha riversato nei nostri cuori la forza del suo Spirito.

P. Ravviviamo il dono di Dio che è in noi.

T. Perseveriamo nella preghiera e vegliamo in essa, in rendimento di grazie.

P. La parola di Cristo dimori tra noi abbondantemente.

T. E tutto quello che facciamo in parole ed opere, tutto si compia nel nome del Signore Gesù, rendendo per mezzo di Lui grazie a Dio Padre.

1. Prima Dimora - Conosci te stessa, la tua anima

LETTORE 1:S. Teresa scrive:«Possiamo considerare la nostra anima come un castello fatto di un sol diamante o di un tersissimo cristallo, nel quale vi siano molte dimore, come molte ve ne sono in cielo, e ognuna di esse si suddivide in molte altre. Dio dice di averlo fatto a sua immagine…Al centro, in mezzo a tutte, vi è la stanza principale, quella dove si svolgono le cose di grande segretezza tra Dio e l’anima. Del resto, che cos’è l'anima del giusto se non un paradiso, dove il Signore dice di prendere le sue delizie

LETTORE 2«La porta per entrare in questo castello è l’orazione… Le anime che finiscono con l’entrare nel castello, benché ingolfate nel mondo, non mancano di buoni desideri: di tanto in tanto si raccomandano a Dio, e, sia pure in fretta, rientrano in se stesse con qualche considerazione. Pregano qualche volta al mese, benché distrattamente, dato che il loro pensiero è quasi sempre tra gli affari, a cui sono molto attaccate, secondo il detto: Dov'è il tuo tesoro ivi è il tuo cuore. Però, di tanto in tanto decidono di liberarsene perché, riconoscono che la strada per cui camminano non è quella che conduce al castello».

Guida:  Invochiamo insieme lo Spirito Santo perché ci permetta di entrare nel Castello Interiore

O Spirito Santo,

sei Tu che unisci la mia anima a Dio:
muovila con ardenti desideri e accendila con il fuoco del Tuo amore.

Quanto sei buono con me, o Spirito Santo di Dio:
sii per sempre lodato e Benedetto
per il grande amore che affondi su di me!
O Spirito Santo, concedi all'anima mia
di essere tutta di Dio e di servirlo senza alcun interesse personale,
ma solo perché è Padre mio e mi ama.
Mio Dio e mio tutto, c'è forse qualche altra cosa che io possa desiderare?

Tu solo mi basti. AMEN.

(S. Teresa D’Avila)

2. Seconda Dimora - Lotta e Perseveranza

LETTORE 1: Le persone che riescono a entrare nelle Seconde Dimore, sono ancora proclivi al male, e le cadute peccaminose non mancano. Tuttavia qualcosa di essenziale è accaduto: la loro anima ha cominciato a sentire la voce di Dio. L'uomo, cioè, percepisce che Dio lo invita ad avvicinarsi a Lui, e ciò gli provoca un indefinibile struggimento interiore. È ancora poco, ma si tratta già di "amore”, e Dio ne è sommamente felice.

LETTORE 2.Teresa dice così:«Essendosi avvicinate all'appartamento di Sua Maestà, ne sentono gli inviti e capiscono di aver in Lui un buon vicinante, grande in bontà e misericordia. Questo nostro Signore vede tanto volentieri che noi l'amiamo e ne cerchiamo la compagnia, che non lascia di quando in quando di chiamarci perché andiamo a Lui. Ed è così dolce la sua voce che la povera anima, vedendo di non saper far subito quello che le dice, si sente tutta distruggere!

Intanto la volontà s'inclina ad amare il Signore per le innumerevoli attrattive di cui lo scopre fornito.. L'intelletto le fa capire che un amico migliore non si potrà mai trovare, neppure in molti anni di vita; che il mondo è pieno di falsità; che i piaceri del demonio apportano inquietudine, contraddizioni e travagli; che fuori del castello non vi è sicurezza né pace…».

Guida: Deponiamo nel cuore di Dio le nostre lotte quotidiane, le nostre tentazioni, distrazioni… Chiediamo di poter vincere questa lotta con il Bene.

Canto: Niente ti turbi (n.5)

3. Terza Dimora - Maturazione e Purificazione

LETTORE  1. Le Terze Dimore rappresentano, per moltissimi buoni cristiani, il luogo in cui abiteranno quasi tutta la vita, o nel quale trascorreranno lunghi anni. Insomma, coloro che abitano nelle Terze Dimore non sono certo perfetti, ma sono già "eletti" se si rendono conto umilmente dei propri difetti e non cercano di compensarsi traendo uno sciocco vanto dalle proprie virtù. «L'umiltà» avverte Teresa «è l'unguento di ogni ferita…».

LETTORE 2. S. Teresa afferma: «Eppure Iddio giusto e misericordioso, i cui doni sono sempre superiori ai nostri meriti, non lascia senza ricompensa neppure coloro che dimorano in queste Terze dimore, e dà loro gioie così grandi che superano di molto tutti i piaceri della terra. Ma credo che non li favorisca di troppi gusti spirituali, se non qualche volta e a ragione d'invito, allo scopo di far loro vedere quello che si gode nelle altre dimore, affinché si dispongano ad entrarvi.

Pur non trattandosi di persone religiose, sarebbe assai utile avere una guida che abbia le stesse nostre vedute e agisca con troppi riguardi, ma che sia staccata da tutto».

Salmo 1 (Solista e assemblea)

Lettore 3: Beato l’uomo che non entra nel consiglio dei malvagi,

                 non resta nella via dei peccatori

                 e non siede in compagnia degli arroganti,

Tutti:       ma nella legge del Signore trova la sua gioia,

                 la sua legge medita giorno e notte.

Lettore 3: È come albero piantato lungo corsi d’acqua,

                 che dà frutto a suo tempo:

                 le sue foglie non appassiscono

                 e tutto quello che fa, riesce bene.

Tutti:       Non così, non così i malvagi,

                 ma come pula che il vento disperde;

Lettore 3: Perciò non si alzeranno i malvagi nel giudizio

                 né i peccatori nell’assemblea dei giusti,

Tutti:       poiché il Signore veglia sul cammino dei giusti,

                 mentre la via dei malvagi va in rovina.

4. Quarta dimora - Raccoglimento e Abbraccio

LETTORE 1. Possiamo sintetizzare così il passaggio di questa Quarta Dimora: dalla preghiera in cui ci si raccoglie davanti a Dio, si passa alla preghiera in cui ci si lascia raccogliere (o abbracciare) da Dio. Santa Teresa insegna che, a partire dalla Quarta Dimora, si sviluppa un'altra storia interiore che non dipende dall'uomo, ma solo dalla grazia di Dio. Dio comincia ad intervenire personalmente per donare alla sua creatura un abbraccio sempre più intimo…l'essenziale non sta nel molto pensare, ma nel molto amare".

LETTORE 2. S.Teresa dice:«Qui comincia il soprannaturale, parlar del quale è assai difficile, a meno che non mi aiuti Sua Maestà. Questa dimora, essendo più vicine all'appartamento reale, sono di una magnificenza così grande e contengono meraviglie così stupende …! Prima voglio parlare dell'orazione che ordinariamente le precede. Si tratta di unraccoglimento che mi sembra anch'esso soprannaturale. Benché non consista nello starsene al buio, nel chiudere gli occhi e in altre cose esteriori, tuttavia gli occhi si chiudono e si desidera la solitudine. L'anima rientra in se stessa e alle volte sale sopra se stessa. L'amore di Dio non sta nei gusti spirituali, ma nell'essere fermamente risoluti a contentarlo in ogni cosa, nel fare ogni sforzo per non offenderlo, nel pregare per l'accrescimento dell'onore e della gloria di suo Figlio e per l'esaltazione della Sua Santa Chiesa».

Canto: Il tuo amore è grande (n.26)

5. Quinta Dimora - La Trasformazione

LETTORE 1. Ed ecco che finalmente l'uomo oltrepassa la metà del cammino interiore e si trova alle soglie delle Quinte Dimore. Qui la preghiera comincia a diventare davvero una vera e completa trasformazione.

LETTORE 2. «L'orazione di cui parlo è la cella vinaria nella quale il Signoreintende introdurci, ma quando e come vuole Lui. Da noi, con i nostri sforzi, non vi possiamo entrare: bisogna che ci introduca Lui. Ed Egli lo fa quando entra nel centro dell'anima nostra. Qui, per meglio mostrare le sue meraviglie, vuole che altro non facciamo che assoggettargli la volontà. Secondo voi, in che consiste la divina volontà? Per noi la volontà di Dio non consiste che in due cose:nell’amore di Dio e nell'amore del prossimo. Qui devono convergere tutti i nostri sforzi.

Il segno più sicuro per conoscere se pratichiamo questi due precetti è vedere con quale perfezione osserviamo quello che riguarda il prossimo. Anzi, più vi vedrete innanzi nell'amore del prossimo, più lo sarete anche nell'amore di Dio».

Canone: Kyrie, Kyrie, Eleyson

Guida:

  1. Per Papa Francesco
  2. Per il nostro Arcivescovo
  3. Per ogni giovane che si sente smarrito
  4. Per chi vive il dramma della disoccupazione
  5. Per ogni giovane ammalato
  6. Per le coppie in cammino verso il matrimonio
  7. Per chi è in ricerca vocazionale
  8. Per chi vive il dramma della solitudine
  9. Per chi è schiavo di gesti disordinati
  10. Per i desideri che ciascuno custodisce nel cuore
  11. Per tutti noi, qui presenti

6. Sesta Dimora - Fidanzamento Spirituale

LETTORE 1. Nella Sesta Dimora lo Sposo divino“adatta" a sé l'anima, purificandola radicalmente e illuminandola di verità. Infatti le Seste Dimore si aprono paradossalmente con un periodo di sofferenze indicibili che mirano a togliere all'anima ogni altra certezza, ogni altro amore, ogni altra speranza che non sia "Dio solo".

L'amore non è vero amore quando non sa essere anche esagerato, almeno in certi momenti. Non si tratta di far sempre stranezze, ma certamente non si può essere innamorati di Cristo senza un pizzico di follia.

LETTORE 2. «In queste dimore l'anima, già ferita dall'amore dello Sposo, cerca con maggior cura di starsene in solitudine, sfuggendo, per quanto il suo stato glielo permette, tutto ciò che la potrebbe distrarre. Il Signore ispira a quest'anima un così vivo desiderio di non offenderlo, neppure nelle più piccole cose, e di evitare, potendolo, qualunque minima imperfezione… Il gaudio sommerge l'anima in tal modo che ella va dimentica di sé e di ogni altra cosa, non avverte né indovina a parlare se non di quello che ha rapporto alla sua gioia, voglio dire, delle lodi di Dio».

Guida:Nel "fidanzamento spirituale” Dio e l'anima si scelgono reciprocamente in maniera definitiva, quindi deve essere bruciato e purificato tutto ciò che potrebbe inquinare la totalità e la purezza di questo amore. Viviamo questa scelta bruciando un granellino di incenso.

Canone:Cristo Gesù o luce interiore (n.1)

7. Settima Dimora - Matrimonio Spirituale

LETTORE 1. L'ingresso nelle Settima Dimora è, infatti, segnato da due visioni di particolare intensità e continuità: una riguardante la Santissima Trinità, l'altra riguardante l'Umanità di Gesù e la stessa celebrazione del matrimonio spirituale. Ma bisogna precisare che queste esperienze contemplative fanno parte del carisma personale di santa Teresa e della missione che Dio intendeva affidarle: poiché Teresa sarebbe diventata nella Chiesa maestra e guida spirituale di innumerevoli anime.

LETTORE 2. «Noi abbiamo un'anima, fatta ad immagine e a similitudine di Dio, ma non sappiamo apprezzarla come si merita, per cui non conosciamo i grandi segreti che sono in essa. Prima che il matrimonio spirituale si consumi, il Signore introduce l'anima nella sua stessa dimora, che è questa settima di cui parliamo. Allo stesso modo che Dio ha la sua dimora nel cielo, così deve averla nell'anima, per abitarvi da solo come in un secondo cielo. Una volta introdotta in questa Dimora l’anima scopre, in visione intellettuale, le tre Persone della santissima Trinità, come in una rappresentazione della verità, in mezzo a un incendio, simile a una nube risplendentissimache viene al suo spirito. Le tre Persone si vedono distintamente, e l'anima, per una nozione ammirabile di cui viene favorita, conosce con certezza assoluta che tutte e tre sono una sola sostanza, una sola potenza, una sola sapienza, un solo Dio. Qui le tre Persone si comunicano con lei, le parlano e le fanno intendere quelle parole con cui il Signore disse nel Vangelo che Egli col Padre e con lo Spirito Santo scende ad abitare nell'anima che lo ama ed osserva i suoi comandamenti».

Canto: Creati per te (n. 14)

Dal Vangelo di Giovanni

«Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui».

Breve riflessione dell’Arcivescovo

Canto: Come tu mi vuoi (n.52)

Risonanze dagli scritti

Padre nostro

Benedizione

Canto: La mia anima canta (n.38)

 

Alcuni giovani della pastorale giovanile-vocazionale di Camerino-San Severino che hanno animato la veglia di preghiera del 14 ottobre insieme all’Arcivescovo Francesco Giovanni Brugnaro e qualche consacrata della diocesi.