La Serva di Dio Suor Eufemia Serarcangeli

 

Quando, sentito dire, che nel Monastero delle Convertite si accettavano coloro che volevano servire il Signore in pienezza, la nobile Felice Serarcangeli volò nel chiostro assumendo il nome di Suor Eufemia, nome che vuol dire in senso cristiano l’acclamazione di grazie rivolta a Dio, forse consigliatole dal Pieragostini, in ricordo di santa Eufemia martire di Camerino. Felice Serarcangeli era nata nella piccola frazione camerinese di Colle di Sentino il 7 settembre 1625. Discendeva dalla nobile famiglia dei Conti Serarcangeli. I genitori la educarono piamente ed essa desiderò ben presto consacrarsi a Dio nel Conservatorio delle Convertite della città di Camerino. Quando la serva di Dio ne prese la direzione, le Convittrici di Camerino, conosciute appunto come “Le Convertite”, divennero Carmelitane del Terz’Ordine nel 1671. Suor Eufemia nel nuovo stato di vita era caratterizzata da una profonda e costante unione con Dio, alimentata con l’esercizio della Divina presenza, con le orazioni quotidiane e con aspre mortificazioni; dormiva sui sassi, digiunava frequentemente, specialmente in preparazione delle festa della Madonna e dei Santi Apostoli: di solito digiunava a pane ed acqua per 15 giorni in preparazione alle feste del Signore e della Madonna, 8 giorni in preparazione a quelle degli Apostoli. La  Fondatrice era attentissima alla preghiera comune delle consorelle, ma pregava da sola altre due ore al giorno e consacrava alla preghiera gran parte della notte. Fu favorita da Dio di particolari doni: ebbe familiarità continua con il suo Angelo custode che le appariva spessissimo in forma di giovanetto quattordicenne. I testimoni ci parlano anche delle sue gravi tentazioni diaboliche che seppe vincere, secondo il Vangelo, con l’orazione e il digiuno.

Madonna

Devotissima della Madonna fu da Lei rassicurata del progresso spirituale del novello Monastero del Carmine e fino ad oggi è stata tramandata oralmente l’assicurazione della Madonna  a Suor Eufemia, che il Carmelo fondato in suo onore, avrebbe beneficiato della materna protezione, avuto continuità e sicuro futuro. Si attribuiscono alla serva di Dio anche delle guarigioni. Suor Anna Felice di Gesù Crocifisso ci parla di un Crocifisso (miracoloso) di Suor Eufemia, posto sopra il vecchio Coro. Sempre la tradizione si attesta che tale Crocifisso abbia parlato a Suor Eufemia. Le Monache ottennero, per chi lo pregasse, l’indulgenza plenaria ogni terzo venerdì del mese ed anche nei giorni 3 maggio e 14 settembre. Oggi il Crocifisso è nella sala capitolare del nuovo Carmelo e sotto c’è questa scritta: "il Pre. Crocefisso è della V.S. Eufemia Serarcangeli Na Fondatrice nel 1671. Il Pre. Ornamento (cioè la tavoletta incisa sottostante il Crocifisso) è fatto nel 1791". La fama di santità di Suor Eufemia Serarcangeli giunse al card. Fransoni, Arcivescovo di Camerino, il quale le inviò Fra Benedetto Becchetti, un austero religioso, che rimase meravigliato delle sue virtù. Nel 1673 Mons. Vittorio Agostino Ripa, Governatore di Camerino, fu nominato vescovo di Vercelli e volle che la Serarcangeli lo raggiungesse nella città piemontese, per fondarvi un Monastero. La santa Monaca ubbidì, raggiunse Vercelli ma  morì poco tempo dopo, e il progetto non fu realizzato. Suor Eufemia Serarcangeli può considerarsi la vera Fondatrice delle Carmelitane a Camerino. Fu lei che trasformò l’indirizzo della vecchia Comunità facendone una Comunità Carmelitana. Insieme alle sue figlie spirituali, che già la vedevano loro madre e guida, indossò l’abito del Carmelo soltanto nel 1672, autorizzate dall’Arcivescovo: solo nel 1844 l’Ordine Carmelitano le accolse nel proprio ramo.